In cosa consiste l’esame?
Questo esame, chiamato anche densitometria ossea, utilizza raggi X specializzati per misurare lo spessore e la resistenza delle ossa. Nella maggior parte dei casi vengono analizzati la colonna vertebrale e l’anca; in alcuni casi viene incluso anche l’avambraccio. Vari scanner utilizzano tecniche diverse. Quella utilizzata più spesso è l’assorbimetria a raggi X a doppia energia (DXA). Si possono utilizzare anche gli ultrasuoni quantitativi, che non prevedono l’uso di raggi X.
Quando le ossa sono un po’ sottili, la condizione è chiamata osteopenia. Quando le ossa diventano molto sottili, la condizione è chiamata osteoporosi. I test di densità ossea forniscono una misura precisa della presenza di osteopenia o osteoporosi.
Entrambi i sessi di solito iniziano a perdere spessore osseo intorno ai 50 anni. Tuttavia, le donne tendono a perdere osso più rapidamente a causa dei cambiamenti ormonali durante la menopausa. Di conseguenza, le donne hanno molte più probabilità degli uomini di sviluppare osteopenia e osteoporosi prima dei 70 anni.
L’esercizio fisico e vari trattamenti possono aiutare a prevenire e persino a ripristinare la perdita ossea. Ecco perché la diagnosi di ossa sottili è importante. Il test di densità ossea non solo aiuta a rilevare l’osteopenia e l’osteoporosi. È anche utile per monitorare i progressi se si stanno assumendo farmaci per la costruzione delle ossa.
Come mi preparo all’esame?
Informate il vostro medico di un’eventuale gravidanza. Un test di screening che utilizza i raggi X dovrebbe essere evitato durante la gravidanza perché potrebbe aumentare il rischio di difetti alla nascita.
Cosa succede quando si esegue il test?
Il test di densità ossea può essere eseguito nel reparto di radiologia di un ospedale, in un centro di diagnostica radiologica o nello studio di un medico. Ci si sdraia su un tavolo con una copertura sporgente, simile a un lettino abbronzante, mentre un radiologo o un tecnico radiografico sposta uno scanner sopra la colonna vertebrale, l’anca o il polso. L’esame dura 10-20 minuti. L’esame in sé è indolore, ma si può avvertire un certo fastidio perché si deve stare fermi.
Quali rischi comporta l’esame?
L’esame non presenta rischi significativi. I test di densità ossea che utilizzano i raggi X espongono a circa un decimo delle radiazioni presenti in una singola radiografia del torace, una quantità generalmente considerata sicura.
Devo fare qualcosa di particolare dopo la fine del test?
No.
Quanto tempo passa prima di conoscere i risultati del test?
I risultati sono solitamente disponibili entro pochi giorni. I risultati includono due punteggi, il T-score e lo Z-score. Il T-score misura la densità ossea rispetto ai valori medi dei giovani adulti della stessa razza e dello stesso sesso. Il punteggio Z mostra il confronto tra la densità ossea e quella di persone della stessa età, razza e sesso. Un punteggio T positivo significa che le ossa sono più forti della media dei giovani adulti, mentre un punteggio negativo significa che le ossa sono più deboli. Se il punteggio T è compreso tra -1,0 e -2,5, si è in presenza di osteopenia. Se è inferiore a -2,5, si ha l’osteoporosi.
In generale, più bassa è la densità ossea, più alto è il rischio di rompersi un osso. Le fratture dell’anca sono particolarmente invalidanti, mentre quelle del polso o della colonna vertebrale sono comuni e dolorose. La densità ossea misurata all’anca e alla colonna vertebrale mediante DXA è considerata dalla maggior parte degli esperti il miglior predittore di fratture dovute a bassa densità ossea. Fortunatamente esistono delle opzioni di trattamento. Parlatene con il vostro medico.