Sintomi e cause della gravidanza molare

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Sintomi e Cause della Gravidanza Molare

La gravidanza molare, conosciuta anche come malattia trofoblastica gestazionale (GTD), è una condizione in cui si sviluppano cellule anomale chiamate trofoblasti nella placenta. Si distinguono due tipi di gravidanza molare: nella gravidanza molare completa non vi è alcun sviluppo fetale, solo una massa di cellule anomale nell’utero. In una gravidanza molare parziale, nonostante si sviluppi un feto, esso non può sopravvivere a causa delle cellule anormali. La gravidanza molare si manifesta in circa una gravidanza su 1.000-1.500.

Sintomi

I sintomi di una gravidanza molare possono imitare quelli di una normale gravidanza, come nausea, gonfiore, e sanguinamento vaginale. Tuttavia, una gravidanza molare viene generalmente diagnosticata tramite un’ecografia di routine effettuata tra l’ottava e la quattordicesima settimana. In caso di sospetto di gravidanza molare, può essere necessario un esame del sangue. In situazioni in cui la donna ha già avuto un aborto spontaneo, esami ed ecografie di follow-up possono rivelare una gravidanza molare. Tra gli altri sintomi possibili si trovano:

  • Rapida crescita dell’utero (dimensioni eccessive per lo stato della gravidanza)
  • Ipertensione arteriosa
  • Preeclampsia
  • Cisti ovariche
  • Anemia
  • Tiroide iperattiva

Le Cause

La gravidanza molare è causata da un problema nella fecondazione dell’ovulo. Si distinguono due tipi: la gravidanza molare completa avviene quando un “ovulo vuoto”, cioè privo di patrimonio genetico materno, viene fecondato da uno o due spermatozoi, portando alla formazione di tessuto anomalo, simile a piccoli grappoli d’uva, che riempie l’utero. Nella gravidanza molare parziale, un ovulo viene fecondato da due spermatozoi, creando un set anomalo di 69 cromosomi invece dei normali 46. In questo caso, può svilupparsi un feto con gravi anomalie.

Complicazioni

Dopo la rimozione del tessuto molare dall’utero, è possibile che alcuni residui anomali rimangano e continuino a crescere. Questo avviene nel 15-20% delle gravidanze molari complete e nel 5% delle gravidanze molari parziali. Quando accade, si parla di neoplasia trofoblastica gestazionale persistente (GTN), che può necessitare di chemioterapia per eliminare completamente il tessuto molare. In rari casi, può essere necessaria un’isterectomia.

Diagnosi

All’inizio, la gravidanza molare può sembrare una gravidanza normale fino a quando non viene rilevata attraverso un’ecografia. Le ecografie transvaginali, condotte dalla settima-ottava settimana di gravidanza, sono tipicamente utilizzate per diagnosticare la condizione. Le ecografie di una gravidanza molare completa possono evidenziare:

  • Assenza di feto o embrione
  • Nessun liquido amniotico
  • Cisti che riempiono l’utero
  • Cisti ovariche

Le ecografie di una gravidanza molare parziale possono mostrare:

  • Un feto più piccolo rispetto al normale per la settimana di gestazione
  • Bassi livelli di liquido amniotico
  • Placenta spessa e cistica

Trattamento

Una gravidanza molare non è in grado di svilupparsi normalmente e deve essere trattata tempestivamente. Il trattamento prevede la rimozione del tessuto molare dall’utero, che può avvenire attraverso:

  • Dilatazione e curettage (D&C) con aspirazione a vuoto: la cervice viene dilatata e il tessuto anomalo viene rimosso dall’utero attraverso un tubo sottile. Questa procedura viene eseguita sotto anestesia generale.
  • Isterectomia: nei casi in cui la donna non desideri ulteriori gravidanze e esista un rischio elevato di GTN persistente, l’utero può essere asportato chirurgicamente.

Dopo la rimozione del tessuto molare, il medico monitorerà i livelli di HCG tramite esami del sangue per garantire che non rimanga tessuto in crescita. Il monitoraggio può durare fino a sei mesi. Il medico potrà consigliare di attendere da sei a dodici mesi prima di una nuova gravidanza. La probabilità di una nuova gravidanza molare è di circa l’1%. Tuttavia, è possibile avere gravidanze sane anche dopo un episodio di gravidanza molare.