La pratica storica del salasso

Home / Articoli / La pratica storica del salasso

La pratica storica del salasso

Il salasso risale a oltre 3.000 anni fa e fu un trattamento medico apprezzato per secoli, fino a vedere il suo declino a partire dal XIX secolo. Questo procedimento consisteva nell’estrazione di sangue da un paziente per curare malattie o disturbi, spesso impiegando sanguisughe. Nonostante la medicina moderna abbia screditato ampiamente questa pratica, viene ancora utilizzata in casi limitati per condizioni come la policitemia e l’emocromatosi, e le sanguisughe trovano impiego in specifici interventi di chirurgia plastica e ricostruttiva.

Le origini nel mondo antico

La pratica del salasso iniziò nell’antico Egitto. Un testo medico importante, il Papiro di Ebers, redatto intorno al 1550 a.C., descrive l’uso egiziano del salasso mediante scarificazione. Gli storici suggeriscono che i praticanti abbiano osservato un ippopotamo che si grattava per alleviare il disagio. Tuttavia, il sudore rosso della creatura fu confuso con il sangue.

Ippocrate e la teoria degli umori

Nel 370 a.C., al tempo di Ippocrate, il salasso era già consolidato in Grecia. Ippocrate sosteneva che la salute umana dipendesse da quattro umori: sangue, flegma, bile gialla e bile nera, legati agli organi e all’umore. Si riteneva che la malattia derivasse da uno squilibrio tra questi umori. Pertanto, i trattamenti includevano la rimozione dell’umore considerato predominante. Così, il salasso divenne una pratica medica diffusa grazie all’influenza di Ippocrate.

Galeno di Pergamo

Galeno di Pergamo, medico operante durante l’epoca romana, rafforzò ulteriormente la pratica del salasso. Egli considerava il sangue l’umore più predominante e scoprì che anche le arterie, oltre alle vene, trasportavano il sangue, contro l’antica convinzione che contenessero aria. Gli scritti di Galeno sulla circolazione sanguigna sostennero il salasso come metodo curativo per secoli.

Connessioni astrologiche

Nel Medioevo, il salasso si diffuse ulteriormente, regolamentato in diversi contesti. Alcuni medici di origine ebraica, cristiana e musulmana credevano che determinati giorni fossero favorevoli per il salasso, in base all’allineamento con i pianeti o i segni zodiacali. Lo scambio di idee e pratiche tra le culture europee incrementò ulteriormente la popolarità del salasso.

Cause e obiettivi del salasso

Con l’aumento della sua popolarità, il salasso trovò un impiego sempre maggiore. Si pensava che potesse trattare una vasta gamma di disturbi, tra cui asma, cancro, gotta, convulsioni, indigestione, vaiolo, tubercolosi, pazzia, itterizia e peste. Si applicava perfino per trattare mestruazioni abbondanti ed epistassi. Un medico francese nel 1623 affermò che il salasso potesse alleviare il dolore di cuore.

Venosezione

La venesezione era uno dei metodi di salasso. Questa procedura coinvolgeva l’apertura di una vena, spesso la vena cubitale mediale vicino al gomito, tramite una lancetta o un flebotomo. Dopo il salasso, la pratica della coppettazione veniva talvolta impiegata per estrarre ulteriormente il sangue dal sito di incisione.

L’uso delle sanguisughe

Il salasso viene spesso associato alle sanguisughe. Questi animali, nel trattamento medico, potevano ingurgitare una quantità di sangue pari a dieci volte il loro peso. In genere, venivano posizionate vicino agli organi che si ritenevano infetti. All’inizio del XIX secolo, solo a Parigi vennero utilizzate fino a sei milioni di sanguisughe per trattamenti medici.

Efficacia della pratica

La medicina moderna ha pressoché abbandonato il salasso. Tuttavia, la sua pratica per molti secoli suggerisce che potesse avere qualche efficacia. Gli studiosi moderni indicano che il salasso riduceva la pressione sanguigna, spiegando forse alcuni miglioramenti dei pazienti. Inoltre, la riduzione del volume sanguigno in caso di infezione poteva diminuire la presenza di agenti patogeni.

Il declino del salasso

Verso la fine del XIX secolo, il salasso cominciò a perdere favore. Tra i primi critici della pratica figura William Harvey nel 1628, seguito da Pierre Charles Alexandre Louis, autore di un trattato sull’inefficacia del salasso nella cura della polmonite. Le nuove scoperte mediche condussero all’abbandono totale di questa pratica. All’inizio del XX secolo, la comunità medica riconosceva la sua inefficacia generale.

Salasso nella medicina alternativa

Oggi, il salasso è considerato obsoleto nella medicina moderna, sebbene alcuni gruppi di medicina alternativa ne sostengano ancora l’utilizzo. In tradizioni come la medicina cinese, ayurvedica e unani, il salasso è ancora impiegato per il trattamento di vari disturbi, sebbene la comunità medica ne metta in dubbio la sicurezza generale.