Che cos’è il sistema linfatico?

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Che cos’è il sistema linfatico?

Il corpo umano accumula vari tipi di rifiuti e tossine che devono essere eliminati per mantenersi in salute. Il sistema linfatico è una rete di organi, tessuti e vasi che aiuta a mantenere il corpo pulito. Oltre a questo ruolo, è responsabile dell’assorbimento degli acidi grassi e dei lipidi come nutrienti. Sebbene faccia parte del sistema circolatorio, il sistema linfatico si differenzia per alcuni aspetti fondamentali. Anziché far circolare il sangue, trasporta un fluido chiamato linfa, che svolge diverse funzioni utili, tra cui il ritorno delle proteine nel flusso sanguigno e il trasporto dei batteri per la loro distruzione.

Componenti principali

Il sistema linfatico è composto da organi linfoidi primari, secondari e da tessuto linfoide terziario. Gli organi linfoidi primari generano globuli bianchi noti come linfociti. Gli organi linfoidi secondari conservano queste cellule e le impiegano nella risposta immunitaria adattativa per combattere infezioni, malattie e tumori. Anche se in numero minore, nel tessuto linfoide terziario si trovano queste cellule, che solitamente partecipano alla risposta immunitaria per affrontare antigeni che causano gravi infiammazioni.

La milza

La milza è il più grande degli organi linfatici. Durante lo sviluppo fetale, essa produce globuli rossi. Successivamente, controlla i globuli rossi e rimuove quelli invecchiati. La milza contribuisce allo sviluppo dei linfociti e degli anticorpi, essenziali per combattere infezioni e rifiuti. Produce questi anticorpi attraverso i linfociti B, che maturano nel midollo osseo e si legano agli antigeni per creare gli anticorpi necessari per combatterli.

Il timo

Il timo è uno degli organi linfoidi primari, costituito da due lobi: la midolla e la corteccia. Questi raccolgono le cellule timocitarie dal midollo osseo, che maturano in cellule T, linfociti che aiutano il corpo a costruire l’immunità contro virus, batteri e antigeni. Le cellule T sono in grado di distruggere cellule infette e cancerose. Il timo è maggiormente grande e attivo durante l’infanzia e inizia a ridursi all’inizio dell’adolescenza, sebbene la maturazione delle cellule T continui a un ritmo ridotto.

Vasi linfatici

I vasi linfatici, simili alle vene del sistema circolatorio, sono le vie del sistema linfatico. Sono formati da capillari linfatici, dotto linfatico destro e dotto toracico. Un liquido chiaro, il liquido interstiziale, si forma nel cuore, raccogliendo glucosio, sale, acidi grassi, minerali benefici e prodotti di scarto. Circa il 90% di questo liquido ritorna nel flusso sanguigno. I capillari linfatici raccolgono il resto del liquido interstiziale dai tessuti, trasformandolo in linfa. Attraverso i dotti, la linfa viene poi trasportata ai linfonodi, raccogliendo linfociti e proteine.

Cile

Alcuni vasi linfatici si trovano all’inizio del tratto gastrointestinale, prevalentemente nell’intestino tenue. Questi vasi raccolgono grassi e acidi grassi, trasformando il liquido in chile. Il chile è fondamentale perché, senza grassi e acidi grassi, il corpo mancherebbe di energia e sarebbe soggetto a una temperatura più bassa. Tali grassi sono cruciali per proteggere il cuore e per l’assorbimento e la conservazione delle vitamine.

I linfonodi

Nel corpo umano si trovano oltre 500 linfonodi. Ognuno contiene numerosi linfociti, molti dei quali sono linfociti T e B. La linfa che attraversa i linfonodi trasporta materiali di scarto e necessita di purificazione. Quando la linfa entra in un linfonodo, passa attraverso i globuli bianchi chiamati macrofagi, che intrappolano i rifiuti. La linfa e il chile puliti attraversano poi una grande vena per unirsi al flusso sanguigno.

Tonsille

Nella gola sono presenti diversi tipi di tonsille. Questi sei tessuti linfoidi rappresentano la prima linea di difesa dell’organismo contro i patogeni inalati. Sulla superficie delle tonsille si trovano cellule specializzate chiamate cellule M. Queste possono catturare gli antigeni invasori e allertare le cellule B e T per stimolare una risposta immunitaria. Le tonsille producono anche cellule B di memoria, permettendo all’organismo di sviluppare un’immunità verso patogeni già incontrati in passato.

Linfonodi ingrossati

La linfoadenopatia è una condizione che colpisce i linfonodi, rendendoli di dimensioni o consistenza anomale. La forma più comune di linfoadenopatia è la linfoadenite, che comporta l’ingrossamento dei linfonodi, di solito come sintomo di un’infezione minore, come il raffreddore. Tuttavia, può essere anche sintomo di infezioni più gravi, come l’HIV/AIDS o il cancro. Le persone affette possono avvertire dolore o problemi alle vie respiratorie superiori.

Linfa eccessiva

In alcuni individui può verificarsi un accumulo di linfa, noto come linfedema. Questa ritenzione di liquidi può causare un gonfiore significativo dei tessuti e portare a ulcere e malattie correlate. Il linfedema può svilupparsi come problema ereditario o a causa di danni ai vasi linfatici. Può essere associato anche a infezioni del sistema linfatico, alla rimozione dei linfonodi e alla radioterapia. Il gonfiore può rendere difficili i movimenti.

Cancro

In alcuni casi, i linfociti possono subire mutazioni, dando origine a un linfoma, un tipo di tumore del sangue. I primi sintomi del linfoma includono l’ingrossamento dei linfonodi, perdita di peso, stanchezza e febbre. Esistono decine di sottotipi di linfoma, ma gli ospedali li classificano principalmente in linfomi di Hodgkin e non Hodgkin. Il linfoma ha una elevata probabilità di diffondersi a polmoni, cervello e fegato. Alcuni sottotipi di linfoma sono trattabili con radioterapia e chemioterapia, contribuendo a prolungare la sopravvivenza nella maggior parte dei casi.