Aiuti per il sonno: Gli antistaminici possono aiutarmi a dormire?

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È possibile utilizzare antistaminici da banco per trattare l’insonnia? Vorrei evitare la prescrizione di sonniferi.

Anche se alcuni antistaminici da banco possono causare sonnolenza, il loro uso abituale per trattare l’insonnia non è raccomandato.

Gli antistaminici, utilizzati principalmente per trattare i sintomi della febbre da fieno o di altre allergie, possono indurre sonnolenza agendo contro una sostanza chimica prodotta dal sistema nervoso centrale (istamina). Questi farmaci possono essere utili in alcune situazioni, ad esempio per trattare l’insonnia legata al viaggio.

Tuttavia, la tolleranza agli effetti sedativi degli antistaminici può svilupparsi rapidamente. Di conseguenza, più a lungo li si assume, meno è probabile che facciano venire sonno. Gli effetti collaterali possono includere sonnolenza diurna, secchezza delle fauci e vertigini.

Inoltre, gli antistaminici sedativi difenidramina e doxilamina hanno proprietà anticolinergiche che li rendono poco adatti agli anziani. Le ricerche suggeriscono che gli anticolinergici potrebbero aumentare il rischio di demenza. Negli anziani questi farmaci possono inoltre causare confusione, allucinazioni, secchezza delle fauci, offuscamento della vista, costipazione, nausea, sudorazione ridotta, incapacità di svuotare completamente la vescica (ritenzione urinaria) e accelerazione della frequenza cardiaca (tachicardia).

La difenidramina e la doxilamina sono inoltre sconsigliate a chi soffre di glaucoma ad angolo chiuso, asma, broncopneumopatia cronica ostruttiva o gravi malattie epatiche.

Se soffrite di insonnia cronica, non affidatevi agli antistaminici per dormire bene.