Trattamento con anticorpi monoclonali: Cancro e oltre

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Trattamento con anticorpi monoclonali: Cancro e non solo

Gli anticorpi monoclonali sono proteine create in laboratorio, concepite per funzionare come gli anticorpi naturali, che sono parte fondamentale del sistema immunitario. La possibilità di produrli al di fuori del corpo umano consente di sviluppare trattamenti personalizzati per diverse patologie, tra cui il cancro.

Anticorpi

Gli anticorpi sono proteine che difendono l’organismo da agenti esterni come virus e batteri, e aiutano a eliminare cellule danneggiate come quelle tumorali. Dopo aver sconfitto l’invasore, restano in circolo nel sangue per proteggere da future esposizioni. Gli anticorpi monoclonali mimano la funzione degli anticorpi naturali prodotti dal sistema immunitario.

Come funzionano gli anticorpi

Gli anticorpi hanno una forma caratteristica a Y rovesciata. Ogni braccio della Y contiene un frammento che si lega a un antigene specifico, funzionando come una chiave per un particolare antigene o invasore, come un virus. Una volta legati all’antigene bersaglio, attivano altre componenti del sistema immunitario per distruggere l’invasore.

Trattamento del cancro

Gli anticorpi monoclonali operano in diversi modi. Alcuni segnano le cellule tumorali, facilitando l’attacco da parte del sistema immunitario, altri distruggono direttamente la membrana delle cellule tumorali. Possono inibire la crescita dei vasi sanguigni che alimentano i tumori o bloccare proteine specifiche per impedire la crescita delle cellule tumorali. In alcuni casi, agiscono bloccando gli inibitori naturali del sistema immunitario, potenziandone l’azione contro le cellule tumorali.

Somministrazione di farmaci

Gli anticorpi monoclonali possono essere utilizzati anche come vettori per la somministrazione di farmaci. Per esempio, possono essere progettati per trasportare particelle radioattive direttamente alle cellule tumorali, minimizzando i danni alle cellule sane. Possono anche veicolare la chemioterapia direttamente alle cellule cancerogene, riducendo gli effetti collaterali tipici del trattamento.

Altre malattie

Oltre al cancro, gli anticorpi monoclonali sono utili per trattare malattie autoimmuni e altre patologie. Il numero di trattamenti con anticorpi monoclonali approvati è cresciuto significativamente dal primo approvato nel 1986.

Effetti collaterali comuni

Sebbene replichino gli anticorpi naturali, i trattamenti con anticorpi monoclonali possono provocare alcuni effetti collaterali come diarrea, nausea, vomito, eruzioni cutanee, reazioni allergiche e calo della pressione. Alcuni pazienti manifestano sintomi simil-influenzali, quali febbre, brividi, stanchezza e dolori muscolari.

Effetti collaterali gravi

In rari casi, il trattamento con anticorpi monoclonali può causare gravi reazioni allergiche o effetti collaterali come problemi polmonari, infezioni severe, insufficienza cardiaca congestizia, infarto, ipertensione ed emorragie interne.

Ottenere il trattamento

La maggior parte dei trattamenti con anticorpi monoclonali viene somministrata per via endovenosa. I pazienti si recano solitamente in un centro di infusione, dove vengono monitorati da personale sanitario qualificato. Meno frequentemente, alcuni anticorpi monoclonali sono somministrati tramite iniezioni sottocutanee.

Tipi di anticorpi monoclonali

Sono disponibili molti trattamenti con anticorpi monoclonali per vari tumori e malattie autoimmuni. Tra i tumori trattabili troviamo leucemia, carcinoma polmonare, carcinoma del colon-retto, carcinoma ovarico, linfoma e melanoma. Condizioni autoimmuni come la sclerosi multipla, l’artrite reumatoide, l’artrite idiopatica giovanile e le malattie infiammatorie intestinali possono essere trattate efficacemente con anticorpi monoclonali.

COVID-19 e gli anticorpi monoclonali

Gli anticorpi monoclonali sono stati impiegati anche nel trattamento della COVID-19. Le linee guida del Dipartimento per la Salute e i Servizi Umani degli Stati Uniti raccomandano il trattamento per chi è ad alto rischio di sviluppare sintomi gravi e ha recentemente ottenuto un test positivo o è stato a contatto con una persona positiva.