Sintomi e trattamenti dell’occlusione dell’arteria vertebrale

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Sintomi e trattamenti dell’occlusione dell’arteria vertebrale

Le occlusioni dell’arteria vertebrale rientrano nell’ambito della malattia vertebrobasilare (VBD), altrimenti nota come insufficienza vertebrobasilare (VBI). Questa condizione è definita da un flusso sanguigno inadeguato alla parte posteriore del cervello, responsabile della coordinazione, della visione, dell’equilibrio, della coscienza e di altre funzioni necessarie. In questa regione confluiscono due arterie vertebrali separate, che derivano dall’arteria basilare. Con il tempo, l’aterosclerosi provoca l’accumulo di placche che portano all’ostruzione delle due arterie. Un’ostruzione temporanea o una grave restrizione del flusso sanguigno costituiscono un evento ischemico e comportano gravi conseguenze. In altre parole, le occlusioni dell’arteria vertebrale sono estremamente gravi. Un attacco ischemico transitorio (TIA), o “mini-ictus”, causa una perdita temporanea delle funzioni cerebrali, ma un ictus vero e proprio è il passo successivo. Fortunatamente esistono segni e sintomi di allarme e trattamenti per la VBD.

Aterosclerosi

L’aterosclerosi è la principale causa di insufficienza vertebrobasilare. È in grado di colpire tutte le arterie del corpo. La diagnosi di aterosclerosi è sia una causa di occlusione dell’arteria vertebrale sia un sintomo che può manifestarsi molto presto nello sviluppo della malattia, il che la rende più che una semplice causa di occlusione dell’arteria vertebrale, un sintomo che può manifestarsi molto prima dell’evento finale.

Vertigini e insufficienza vertebrobasilare

La sensazione di vertigine o di stordimento senza causa apparente può essere il sintomo unico che accompagna l’insufficienza vertebrobasilare; è certamente il più comune. Questo sintomo è di per sé un motivo per rivolgersi immediatamente a un medico. Le vertigini da insufficienza vertebrobasilare possono essere provocate da una rotazione laterale della testa, che blocca temporaneamente l’arteria vertebrale controlaterale riducendo il flusso sanguigno.

Visione doppia

La diplopia o visione doppia è un altro motivo per rivolgersi immediatamente a un medico, poiché, al di fuori di un colpo alla testa, questo sintomo non si presenta regolarmente. Se le vertigini si accompagnano alla visione doppia, è ancora più importante rivolgersi a un medico, poiché molte persone a cui viene successivamente diagnosticata un’insufficienza vertebrobasilare presentano per la prima volta questi due sintomi.

Debolezza improvvisa e grave

Questo fenomeno viene spesso definito “attacco di caduta” Un attimo prima state camminando per strada e un attimo dopo avete preso una ginocchiata. La debolezza può durare solo uno o due secondi o anche mezzo minuto. L’attacco di goccia è un forte segnale di un incidente ischemico causato da un’insufficienza vertebrobasilare. Molte persone raccontano al medico che questi eventi sembrano attacchi di panico.

Difficoltà a deglutire

Le arterie vertebrali sono responsabili della deglutizione. Se non soffrite di problemi di reflusso acido ma improvvisamente avete difficoltà a deglutire, è bene che vi rivolgiate a un medico. Quanto prima si riesce a consultare un medico e a farsi diagnosticare il disturbo, tanto maggiori sono le possibilità di arrestarne la progressione.

Ulteriori sintomi dell’insufficienza vertebrobasilare

Intorpidimento delle mani o dei piedi, farfugliamento, sensazione di confusione improvvisa, nausea, perdita dell’equilibrio e breve perdita della vista in uno o entrambi gli occhi sono tutti indicatori affidabili del fatto che qualcosa non va e che è necessario un intervento medico di emergenza. Tutti provano la nausea di tanto in tanto, ma se è accompagnata da uno o più di questi sintomi, è assolutamente necessario recarsi in ospedale.

Diagnosi di insufficienza vertebrobasilare

Se il medico sospetta un’insufficienza vertebrobasilare, probabilmente ordinerà un’angiografia a risonanza magnetica (MRA) e un’angiografia standard (a raggi X) per studiare le arterie vertebrali e basilari. Se il medico sospetta un mini-ictus o un ictus, probabilmente ordinerà anche una TAC o una risonanza magnetica del cervello per conferma.

Trattamento dell’insufficienza vertebrobasilare

Indipendentemente dal fatto che il medico preveda o meno opzioni endosvascolari o chirurgiche nel vostro futuro, potete essere certi che richiederà immediatamente cambiamenti nello stile di vita. In cima a questo elenco c’è l’immediata cessazione del fumo. Inoltre, il medico suggerirà una dieta a basso contenuto di colesterolo, l’esercizio fisico e la perdita di peso, se opportuno. Potrà anche prescrivere farmaci che controllano l’ipertensione, abbassano i livelli di colesterolo nel sangue, bloccano la funzione delle piastrine e controllano il diabete.

Riparazione endovascolare dell’insufficienza vertebro-basilare

In molti casi, le modifiche dello stile di vita non sono sufficienti a trattare completamente l’insufficienza vertebrobasilare. Prima o al posto di un intervento chirurgico invasivo, il medico può cercare di risolvere il problema con una riparazione endovascolare, in cui un catetere inserito nell’inguine viene utilizzato per posizionare un palloncino che gonfia la parete dell’arteria. Quindi viene inserito uno stent metallico o più stent per mantenere l’arteria aperta e ripristinare il flusso sanguigno.

Opzioni chirurgiche per l’insufficienza vertebrobasilare

La vicinanza dell’ostruzione al cervello determina le opzioni chirurgiche disponibili. Più è lontano, più è probabile che il chirurgo sia disposto a sottoporsi a una delle tre procedure: l’innesto di bypass, in cui il chirurgo bypassa l’ostruzione con un nuovo vaso sanguigno; la trasposizione arteriosa, in cui il chirurgo collega una parte dell’arteria problematica a un’arteria sana nelle vicinanze; e l’endarterectomia, in cui il medico rimuove la placca responsabile dell’ostruzione. Queste opzioni chirurgiche possono ridurre drasticamente la probabilità che l’insufficienza vertebrobasilare di un paziente progredisca fino all’occlusione dell’arteria vertebrale.