Le ossa del cranio

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Le ossa del teschio

“Essere o non essere: questa è la domanda” ha dato al cranio i suoi 15 minuti di celebrità, e a ragione. Ricco di simbolismi, il cranio è affascinante. Ma c’è molto altro di cui meravigliarsi quando si parla di testa. Il cranio umano medio presenta 22 ossa. Insieme, le ossa del cranio sostengono la struttura del viso e ospitano il cervello e il tronco encefalico. In altre parole, avere un cranio spesso non è necessariamente una cosa negativa.

Parti principali del cranio

Il cranio umano è composto da due parti principali: il neurocranio e il viscerocranio. Il neurocranio o cassa cranica protegge il cervello. Può essere considerato una sorta di impalcatura per il cervello e le meningi. Il viscerocranio, o scheletro facciale, è più simile a un’impalcatura che sostiene i muscoli facciali e conferisce al viso le sue caratteristiche uniche. Dove si ferma il cervello e dove inizia lo scheletro facciale? Le ossa tra la tempia e la mascella sono le ossa facciali. Tutto il resto è il neurocranio.

Le ossa facciali

La maggior parte delle 14 ossa facciali sono disposte a coppie. Le coppie di ossa lacrimali, nasali, palatine, zigomatiche, mascellari e della conca nasale inferiore sono disposte simmetricamente su tutto il viso. Solo due ossa facciali sono disaccoppiate: il vomere, situato sulla punta del naso, e la mandibola, che si trova a cavallo della linea mediale del viso per formare la mascella. La mandibola è unica in quanto si attacca al cranio attraverso l’unica articolazione del cranio che è veramente mobile.

Le ossa craniche

Le ossa del neurocranio sono otto: due temporali, due parietali, una frontale, una sfenoide, una etmoide e infine un unico osso occipitale. Le giunture mobili, chiamate suture, fondono insieme questi pezzi. Classificate come ossa piatte per la loro natura protettiva, sono molto dure all’esterno e spugnose all’interno, perfette per prevenire i traumi al cervello.

Le ossa temporali

Le ossa temporali si trovano dietro le orecchie, su entrambi i lati del cranio, e coprono i lobi temporali del cervello. Queste ossa sono composte da quattro parti: squamo, mastoide, petroso e timpano. All’interno delle ossa temporali si trovano le cellule aeree mastoidee, che immagazzinano aria per regolare la pressione nell’orecchio. I danni alle ossa temporali possono causare lesioni al nervo facciale, perdita dell’udito, emorragia cerebrale e drenaggio dell’orecchio.

Le ossa parietali

Le ossa parietali sono due e costituiscono il tetto posteriore del cranio. Il nome deriva da parietalis, che in latino significa “della parete” Insieme alle ossa temporali e ad altre ossa, queste ossa grandi e robuste, spesse circa 0,5 cm, forniscono una protezione meccanica alla parte superiore e laterale del cervello. Al compimento dei 30 anni si fondono nella parte superiore della testa, formando la sutura sagittale che attraversa il centro del cranio. La cupola che creano protegge i vasi sanguigni delle meningi.

L’osso occipitale

Alcune persone confondono questa parte del cranio con gli occhi. Il termine “occipitale” deriva invece dalla parola occiput, non oculus, e descrive l’osso che copre la parte posteriore del cervello. Un danno a quest’area del cervello può portare alla perdita della vista, ma questo è il limite della relazione di questa regione con gli occhi. Nel peggiore dei casi, le lesioni dei nervi cranici e del cervello dovute a traumi possono portare a paralisi, coma e morte.

L’osso frontale

L’osso frontale prende il nome dalla parola latina che indica la fronte, frons. Costituisce la parte anteriore superiore del cranio ed è composto dalla regione squamosa – in pratica la fronte – e dalla regione orbitale, che corre sotto la cresta sopraccigliare e dietro gli occhi. Alla nascita, l’osso frontale è composto da due parti simmetriche che si fondono insieme nel giro di pochi giorni per formare una sutura frontale che alla fine scompare nella maggior parte degli individui. Un trauma da impatto sull’osso frontale può causare, tra l’altro, lesioni al nervo facciale, perdita di capelli, necrosi del cuoio capelluto e dolore cronico.

L’osso zigomatico

Lo zigomo o osso malare è ufficialmente chiamato osso zigomatico. Questo osso, a forma di diamante e appaiato, prende il nome dalla parola greca che significa giogo: zigoma. Dà rilievo alle guance ed è un segno di distinzione in diverse culture. Gli zigomi alti sono caratteristiche talmente ricercate che alcune persone si sottopongono a interventi di chirurgia estetica per averli.

Le ossa mascellari

Le ossa mascellari si fondono nella parte anteriore per formare la mascella superiore. Insieme contribuiscono a formare il tetto della bocca, l’orbita e le pareti laterali della cavità nasale. Al loro interno si trovano i seni mascellari, che drenano le secrezioni mucose nella cavità nasale. Una parte della mascella contiene i denti superiori: si tratta dell’arcata mascellare. La frattura della mascella può compromettere la capacità di parlare, masticare, odorare, gustare o mangiare. Le fratture della mascella sono frequenti nelle collisioni ad alto impatto, come i gravi incidenti automobilistici.

L’osso della mandibola

La mandibola, o mascella, o mascella inferiore è l’osso più grande e più forte del cranio umano. Se si escludono le piccole strutture ossee dell’orecchio medio, la mandibola è anche l’unico osso mobile del cranio. La frattura della mandibola è un tipo comune di lesione sportiva e può avere gravi ripercussioni. Tali lesioni sono facilmente diagnosticabili dai radiologi maxillo-facciali con una radiografia dentale o con macchinari più avanzati come la CBCT, e il trattamento può comportare un intervento chirurgico.