L’arsenico nella storia

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L’arsenico nella storia

L’arsenico è un elemento chimico noto per la sua pericolosità e caratterizzato da una lunga storia di utilizzi in ambito medicinale, militare e agricolo. Si trova in molti minerali ma può anche esistere come cristallo elementare puro; il tipo più comune è l’arsenico grigio. Questo elemento ha potenti effetti neurologici e può danneggiare gravemente fegato, polmoni, vescica e pelle. I composti inorganici dell’arsenico sono solitamente più tossici di quelli organici, ma i sistemi biologici possono trasformare i composti organici in composti inorganici, rendendoli altrettanto pericolosi.

Scoperte e scritti

Albertus Magnus, noto anche come Sant’Alberto Magno, fu il primo a isolare correttamente l’arsenico nel 1250. Tuttavia, già dal IV secolo a.C., medici e alchimisti utilizzavano l’arsenico nonostante fosse difficile da isolare. Ippocrate, nel 370 a.C., era consapevole delle proprietà tossiche dei composti di arsenico. Anche Pedanio Dioscoride, un medico e farmacologo greco al servizio dell’esercito dell’imperatore romano Nerone, descrisse l’arsenico come un veleno, pur considerandolo un potenziale trattamento per l’asma.

Re dei veleni e veleno dei re

Molti imperi hanno una storia segnata dagli avvelenamenti, ma Roma spicca in tal senso. L’arsenico, privo di colore, sapore o odore, risultava quasi impercettibile nei cibi o nelle bevande. Inoltre, i suoi composti erano facilmente reperibili, consentendo anche ai cittadini comuni di accedervi. Questo portò l’arsenico a diventare il veleno preferito a Roma. L’imperatore Nerone, ad esempio, usò l’arsenico per avvelenare suo fratello Tiberio Britannico. Nel primo secolo, gli avvelenamenti individuali divennero molto più frequenti a Roma, un trend che si prolungò nei secoli seguenti.

Avvelenatori illustri

I Borgia furono una potente famiglia italiana nel Medioevo. Erano noti per aggiungere arsenico al vino degli ospiti; successivamente, quando questi morivano, la famiglia rivendicava la proprietà dei beni del defunto. Questo metodo contribuì a espandere la loro ricchezza e influenza. Un paio di secoli dopo, Giulia Tofana diventò una delle più famose avvelenatrici della storia. Creò l'”Aqua Tofana”, un mix di arsenico e piombo, venduto come cosmetico; le donne potevano così acquistare il veleno e usarlo sui propri mariti apertamente, in modo da diventare vedove. Questo fece nascere una lunga serie di avvelenatrici ispirate da Tofana.

Medicina antica

L’uso dell’arsenico come veleno è stato superato solo dalla sua diffusione come farmaco. Ippocrate lo utilizzava per trattare vari disturbi, incluse ulcere e ascessi. Nella medicina tradizionale cinese, l’utilizzo dell’arsenico risale al 200 a.C. L’idea centrale era quella di combattere un veleno con un altro veleno. Anche alcune medicine indiane a base di erbe contenevano arsenico, con l’ambiziosa promessa di conferire la vita eterna.

Liquore minerale

Nel 1786, Thomas Fowler, un medico britannico, pubblicò uno studio sulla sua soluzione di arsenico, denominata “Liquor Mineralis”, sostenendo che potesse curare malattie come malaria, febbre e mal di testa. Questa soluzione fu inclusa nella Farmacopea di Londra con il nome di “soluzione di Fowler”. Alla fine del 1800, i medici la usavano per trattare bruciori di stomaco, asma, ipertensione, tubercolosi e molte altre condizioni. La popolarità della soluzione di Fowler e dell’arsenico portò allo sviluppo di molte altre soluzioni arsenicali, come una pasta per il trattamento del cancro al seno e alla pelle.

Sifilide

Alla fine del 1400, re Carlo VIII di Francia invase Napoli con un esercito di mercenari spagnoli. Dopo la vittoria, si diffuse un’epidemia di una nuova malattia, poi identificata come sifilide. Senza cure disponibili, la malattia si diffuse rapidamente nei successivi 30 anni. Un medico svizzero, Paracelso, tentò di trattare la sifilide con un elisir contenente mercurio e arsenico nei primi del 1500. Fu solo all’inizio del 1900, grazie a Paul Ehrlich, un medico tedesco, che una cura a base di arsenico e mercurio divenne disponibile e la sifilide divenne trattabile.

Tripanosomiasi

Ehrlich collaborò anche con Kiyoshi Shiga, un medico giapponese, tra il 1901 e il 1905, per cercare di curare la tripanosomiasi, una malattia nota anche come malattia del sonno, caratterizzata da febbre, urine sanguinolente e dolori muscolari. Se non trattata, progredisce fino a causare confusione, difficoltà motorie e morte. I primi tentativi di Ehrlich non ebbero successo, ma successivamente utilizzò l’atossile, una forma di acido arsenico, che si dimostrò efficace, sebbene la sua neurotossicità rappresentasse un problema. Alla fine, Ernest Friedheim, un microbiologo svizzero, sintetizzò un derivato dell’atossile, che negli anni Quaranta divenne un trattamento efficace per la malattia.

L’arsenico come arma chimica

La Prima Guerra Mondiale rappresentò una svolta nell’uso delle armi chimiche, tra cui fosgene, cloro e gas mostarda. Nel 1918, gli Stati Uniti svilupparono due agenti gassosi a base di arsenico per combattere le Potenze Centrali: Adamsite e Lewisite. L’adamsite causava vomito, irritazione agli occhi e problemi respiratori; benché temporanei, i suoi effetti erano potenzialmente letali. La lewisite provocava vesciche dolorose sulla pelle e gravi infezioni respiratorie se inalata. Gli Stati Uniti svilupparono anche trattamenti per questi agenti chimici, uno dei quali fu impiegato da Friedheim nel trattamento della tripanosomiasi.

L’agricoltura

L’arsenico è tossico non solo per l’uomo, ma anche per funghi, insetti e altri parassiti. L’arsenato di piombo, un composto dell’arsenico, era un insetticida ampiamente usato per gli alberi da frutto, sebbene causasse danni cerebrali in alcune persone esposte. Con il tempo, si sono sviluppati insetticidi con forme di arsenico meno potenti. Inoltre, l’arsenico è stato utilizzato come additivo per il mangime di pollame e suini, poiché alcuni composti potrebbero prevenire malattie e favorire l’aumento di peso.

Arsenico moderno

Nonostante il suo storico utilizzo come farmaco, la percezione moderna dell’arsenico è principalmente negativa, a causa dei gravi danni che avvelenamenti da arsenico possono causare e dell’ampia disponibilità di questa sostanza. Di conseguenza, molti Paesi hanno stabilito limiti ai livelli di arsenico concessi nei prodotti di consumo. Inoltre, molte organizzazioni e settori industriali hanno cominciato a utilizzare composti meno tossici o alternative all’arsenico. Ad esempio, l’arsenico non è più usato per trattare la sifilide; oggi, la penicillina è la terapia predominante.