La diagnosi non ufficiale di disturbo dell’elaborazione sensoriale

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La diagnosi non ufficiale del Disturbo dell’Elaborazione Sensoriale

Il disturbo dell’elaborazione sensoriale è un tema di acceso dibattito. Sebbene abbia guadagnato maggiore riconoscimento negli ultimi anni, non è ancora incluso nel Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM), il documento di riferimento per la diagnosi dei disturbi psichiatrici. Pertanto, non è ancora considerato una diagnosi ufficiale.

Ipersensibilità

Il disturbo dell’elaborazione sensoriale può manifestarsi come ipersensibilità. I sintomi includono la percezione di luci eccessivamente luminose, suoni troppo forti o abiti troppo stretti. Oggetti morbidi possono essere percepiti come duri e movimenti improvvisi o rumori possono provocare reazioni estreme. Le persone con ipersensibilità possono avere difficoltà di equilibrio e sono particolarmente sensibili alla consistenza dei cibi.

Ipersensibilità

Il disturbo dell’elaborazione sensoriale può provocare anche una sottosensibilità. In questo caso, l’individuo ricerca continuamente sensazioni. I sintomi includono l’incapacità di restare seduti, difficoltà a interpretare i segnali sociali, la ricerca di stimoli visivi e il non accorgersi di dettagli come una faccia sporca o un naso che cola. Sono comuni comportamenti come la ricerca del brivido, girare su se stessi senza avvertire vertigini, masticare oggetti e disturbi del sonno.

Le cause

La causa del disturbo dell’elaborazione sensoriale è sconosciuta. I medici ipotizzano che possa esistere una componente genetica e che possa essere legato all’autismo, anche se il disturbo dell’elaborazione sensoriale non colloca necessariamente una persona nello spettro autistico. Questa condizione può essere familiare e le persone affette da autismo possono avere figli con disturbi dell’elaborazione sensoriale.

Sensibilità dell’Elaborazione Sensoriale

Il disturbo dell’elaborazione sensoriale è spesso confuso con la sensibilità dell’elaborazione sensoriale, che però non è la stessa cosa. La sensibilità all’elaborazione sensoriale è un tratto della personalità presente in tutti, seppur in diverso grado. Le persone altamente sensibili rispondono agli stimoli fisici ed emotivi in modo diverso rispetto alla media degli individui. Il disturbo dell’elaborazione sensoriale si presenta quando i sensi non riescono a gestire adeguatamente gli stimoli.

Bambini con Disturbo dell’Elaborazione Sensoriale

Il disturbo dell’elaborazione sensoriale nei bambini è particolarmente impegnativo, in parte perché può risultare difficile da diagnosticare. Un intervento precoce è fondamentale e insegnare ai bambini a gestire le loro difficoltà può migliorare la condizione con l’avanzare dell’età. Le persone con disturbi dell’elaborazione sensoriale possono continuare a viverle anche in età adulta, nonostante il trattamento.

Adulti con Disturbo dell’Elaborazione Sensoriale

Gli adulti con disturbo dell’elaborazione sensoriale possono aver vissuto con la condizione per tutta la vita, oppure aver ricevuto un trattamento efficace nell’infanzia ma vedere i sintomi riemergere più tardi, anche in seguito a eventi traumatici. Possono affrontare difficoltà nel lavoro, nelle attività quotidiane o, in alcuni casi, avere problemi ad uscire di casa.

Disturbo dell’Elaborazione Sensoriale e Autismo

Le persone possono manifestare segni di disturbo dell’elaborazione sensoriale senza soddisfare i criteri diagnostici per l’autismo. I problemi sensoriali sono riconosciuti nel DSM solo come possibili indicatori di autismo o ADHD, motivo per cui molti sostengono la necessità di una diagnosi separata.

Terapia di Integrazione Sensoriale

Un intervento terapeutico per il disturbo dell’elaborazione sensoriale è la terapia di integrazione sensoriale. Si tratta di attività divertenti e coinvolgenti che si svolgono in un ambiente controllato ma stimolante. L’obiettivo è fornire stimoli adeguati senza sovraccaricare la persona. Con il tempo, si sviluppano strategie di coping, permettendo alla persona di affrontare meglio la vita quotidiana.

Dieta Sensoriale

Un altro trattamento per il disturbo dell’elaborazione sensoriale è una dieta sensoriale. Questo trattamento integra altre terapie e non è legato all’alimentazione. Una dieta sensoriale si concentra sull’alimentare i sensi per gestire i comportamenti, adattandosi alle esigenze individuali. Ad esempio, un bambino che ha difficoltà a scuola può beneficiare di pause programmate per passeggiare, di cuffie per ascoltare rumore bianco mentre lavora in silenzio, o di fidget toys durante le lezioni.

Terapia Occupazionale

La terapia occupazionale può anche essere utile nei disturbi dell’elaborazione sensoriale. È efficace sia per le abilità motorie fini, come l’uso delle forbici, sia per quelle grossolane, come il lancio di una palla. Poiché il disturbo dell’elaborazione sensoriale non è una diagnosi ufficiale, alcune compagnie assicurative potrebbero non coprire questa e altre terapie.