Capire la causa e l’impatto dell’infezione batterica dell’occhio, il tracoma

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Comprendere la Causa e l’Impatto del Tracoma, un’Infezione Batterica dell’Occhio

Il tracoma, noto anche come clamidia oculare, è un’infezione batterica altamente contagiosa degli occhi che può colpire gravemente intere comunità per generazioni, specialmente in aree dove le infrastrutture risultano inadeguate per sostenere bisogni fondamentali come l’accesso all’acqua potabile. Circa 232 milioni di persone sono a rischio di contrarre il tracoma, oltre 20 milioni sono affette attivamente, e più di sette milioni soffrono di gravi disabilità visive.

Chlamydia Trachomatis

Il batterio responsabile del tracoma è la Chlamydia trachomatis, che causa il tipo di clamidia più comune a livello genitale e, in particolari circostanze, può infettare anche gli occhi. Esistono circa 15 sottospecie di C. trachomatis, denominate con lettere e numeri da A a L3. Le sottospecie da D a K sono responsabili delle infezioni genitali e possono causare una forma lieve di infezione oculare chiamata congiuntivite da inclusione. Le sottospecie A, B, Ba e C, invece, sono quelle che causano l’infezione oculare cronica nota come tracoma.

Fattori Ambientali

In alcune aree, i tassi di infezione da tracoma possono variare tra il 60% e il 90%. Gli studiosi hanno individuato almeno tre fattori di rischio principali per il tracoma grave: il livello socio-economico, l’igiene e la distanza dall’acqua. Nei Paesi in via di sviluppo, la mancanza di accesso all’acqua ostacola la possibilità di mantenere un’igiene adeguata, consentendo ai batteri di diffondersi e reinfettare gli individui. Quando l’infezione si manifesta, le persone spesso non dispongono delle risorse economiche per curarsi.

Rischi e Modalità di Trasmissione

Il tracoma si trasmette tramite il contatto con secrezioni infette, come muco oculare, e superfici, tessuti e pelle non lavati. Inoltre, le mosche che transitano tra persone infette e sane possono veicolare l’infezione. Sebbene chiunque possa contrarre il tracoma, statisticamente le donne e i bambini tra i quattro e i sei anni sono i più vulnerabili. I bambini interagiscono frequentemente in ambienti con scarse condizioni igieniche, mentre le donne si trovano spesso a contatto con i bambini, accrescendo il loro rischio di infezione.

Infiammazione Tracomatosa

L’infezione da tracoma progredisce attraverso diverse fasi. L’infiammazione tracomatosa si manifesta in due forme, entrambe impattando la congiuntiva tarsale, la superficie interna delle palpebre. Una palpebra sana è liscia e rosata, con vene visibili in modo leggero. La forma follicolare dell’infiammazione presenta follicoli visibili sulla congiuntiva tarsale superiore, simili a piccoli rigonfiamenti, accompagnati da un forte arrossamento. L’infiammazione intensa provoca ispessimento della congiuntiva tarsale, mascherando oltre la metà delle vene tarsali profonde.

Entropion e Trichiasi

In caso di infezioni ricorrenti, la congiuntiva tarsale può sviluppare cicatrici note come cicatrici tracomatose. In questo stadio, può verificarsi l’entropion, dove la palpebra si piega verso l’interno, causando sfregamento delle ciglia sulla cornea. Può manifestarsi anche la trichiasi, dove la palpebra resta in posizione normale ma le ciglia piegate irritano continuamente la cornea.

Intorpidimento della Cornea

Gli organi oculari sbattono le palpebre tra le 19.000 e le 20.000 volte al giorno. Per chi soffre di trichiasi o entropion, il continuo sfregamento delle ciglia sulla cornea provoca un torbido simile alla cataratta. Questo fenomeno è la causa della cecità parziale o totale dei bambini e degli adulti nei Paesi dove le reinfezioni sono comuni.

Manifestazioni Cliniche

Il tracoma si manifesta con prurito e irritazione oculare, accompagnate dalla sensazione persistente di avere un corpo estraneo nell’occhio. I batteri possono causare secrezioni di pus o muco giallastro, portando alla formazione di croste o facendo aderire tra di loro le palpebre. L’irritazione costante aumenta la sensibilità alla luce, causando fotofobia e dolore.

Procedura Diagnostica

La diagnosi del tracoma inizia con un esame fisico, soprattutto per chi ha viaggiato recentemente in aree dove la malattia è diffusa. Il medico può decidere di anestetizzare l’occhio e prelevare un campione di fluido per l’analisi laboratoristica. In alcune regioni, però, queste analisi potrebbero non essere disponibili, costringendo i medici a diagnosticarlo basandosi esclusivamente sull’osservazione dei sintomi.

Opzioni di Trattamento

Il trattamento del tracoma prevede l’uso di antibiotici, efficaci soprattutto nelle fasi precoci dell’infezione. Tuttavia, in caso di infezioni ripetute, la loro efficacia può diminuire. Nelle fasi intermedie della malattia, l’intervento chirurgico può correggere condizioni come entropion e trichiasi, alleviando il dolore e riducendo il rischio di cecità. Nei casi avanzati, l’unico rimedio è il trapianto di cornea, sebbene tale procedura non sia sempre disponibile e comporti liste d’attesa considerevoli.

Strategie di Prevenzione

Riconoscendo il tracoma come una problematica di salute pubblica prevenibile, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha messo a punto la strategia S.A.F.E. per ridurre le infezioni: chirurgia per correggere entropion e trichiasi, antibiotici per eliminare il batterio C. trachomatis, pulizia del viso per prevenire la trasmissione della malattia attraverso le mosche, e il miglioramento dell’ambiente per ridurre il rischio di infezioni nella comunità.