SpO2 – Cosa c’è da sapere sulla pulsossimetria

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SpO2 – Cosa c’è da sapere sulla pulsossimetria

Misurata rapidamente senza prelievo di sangue, la pulsossimetria o SpO2 indica la stima della saturazione di ossigeno dei globuli rossi. Si tratta di una misura indiretta, calcolata attraverso un dispositivo a clip sul polpastrello che utilizza luce visibile e infrarossa. Il valore della SpO2, espresso in percentuale, aiuta i medici a capire come l’organismo utilizza l’ossigeno una volta inalato. Un rapido controllo di questo valore può aiutare il personale di ambulatori e assistenza domiciliare a capire quanto bene respira un paziente e aiutare il medico di base a identificare problemi polmonari e altre condizioni durante le visite di routine.

Come si misura la SpO2

Il medico applica un dispositivo di misurazione su un polpastrello. Il dispositivo fa passare la luce attraverso il dito e misura la luce ricevuta dall’altro lato. La misurazione dipende dal fatto che il paziente abbia globuli rossi normali e unghie normali e pulite. L’emoglobina anormale nel sangue e lo smalto per unghie possono disturbare la misurazione. Al termine della misurazione, il dispositivo visualizza un valore percentuale di SpO2 e un valore del polso in battiti al minuto.

Cosa rappresenta il numero SpO2

I globuli rossi contengono emoglobina, che trasporta l’ossigeno dai polmoni. Il sangue arterioso proveniente dai polmoni è di colore rosso vivo perché trasporta ossigeno, mentre il sangue venoso che torna a ricevere più ossigeno è di colore rosso più scuro. Il pulsossimetro utilizza questa differenza, insieme al fatto che il sangue arterioso scorre con un andamento pulsante, per calcolare la saturazione di ossigeno. Più alta è la percentuale visualizzata sul dispositivo, maggiore è la quantità di ossigeno che il sangue trasporta al corpo.

Valori normali di SpO2

I valori tipici di SpO2 vanno dal 94 al 99%. I risultati del pulsossimetro possono variare a causa della posizione in cui viene effettuata la misurazione e talvolta viene utilizzato un altro dito per confermare i risultati prima di registrarli. Le variazioni del valore possono indicare problemi polmonari o cardiaci o l’insorgere di un comune raffreddore o di una polmonite. Un valore di SpO2 inferiore al 90% può indicare un’insufficienza respiratoria acuta e il paziente potrebbe aver bisogno di ossigeno supplementare. Una variazione del 3-4% rispetto al valore abituale registrato per un paziente è motivo di ulteriori indagini.

Effetto dell’aumento dell’altitudine sulla SpO2

La ridotta quantità di ossigeno nell’aria ad altitudini più elevate influisce sulle misurazioni della SpO2. Un paziente con un valore normale del 98% a livello del mare può avere una misurazione del 95% a 5.000 piedi e del 90% a 10.000 piedi. Sebbene la variazione di altitudine spieghi probabilmente la misurazione, la riduzione dei livelli di ossigeno è comunque preoccupante. Al di sotto dell’80% circa, possono manifestarsi sintomi di ipossia, come il disorientamento.

SpO2 in condizioni polmonari e respiratorie

È prassi comune registrare i valori di SpO2 a ogni visita medica per stabilire un valore di base specifico per il paziente e per osservare eventuali variazioni improvvise della saturazione di ossigeno. Alcuni cambiamenti possono indicare un’infezione transitoria, come un raffreddore o una polmonite, ma possono anche indicare condizioni come la BPCO e altre patologie polmonari, alcune patologie cardiache e problemi con la capacità dell’emoglobina di trasportare l’ossigeno.

Uso diagnostico della SpO2

La pulsossimetria è un metodo rapido per controllare la saturazione dell’ossigeno nel sangue e i medici possono ordinare esami emogasici di laboratorio per approfondire eventuali valori di SpO2 inattesi. Una deviazione dall’intervallo abituale del paziente può richiedere un’indagine diagnostica di malattie legate al cuore e ai polmoni. Le variazioni della SpO2 durante l’esercizio fisico possono aiutare il medico a capire l’utilizzo dell’ossigeno nel corpo del paziente, mentre i cali di questo valore durante il sonno o l’alimentazione possono identificare l’apnea notturna e la disfagia.

Variazioni normali della SpO2 nell’invecchiamento

Gli anziani sani possono ancora avere un valore normale di saturazione dell’ossigeno. I valori di SpO2 riflettono lo stato dei processi all’interno dell’organismo che possono cambiare con l’età, ma un neonato con problemi di salute può avere un valore più basso e un anziano sano un valore normale: dipende da come polmoni, cuore e sangue lavorano insieme. Poiché molte condizioni rilevanti insorgono più comunemente negli anziani, i servizi sanitari e le cliniche a domicilio prestano particolare attenzione alla saturazione dell’ossigeno come prima indicazione di potenziali problemi.

Trattamenti per la SpO2 bassa

Il trattamento delle basse percentuali di saturazione dell’ossigeno prevede la risoluzione delle cause sottostanti e la somministrazione di ossigeno supplementare, se necessario. Nel caso di valori bassi ad altitudini elevate, il problema può essere risolto sia con l’ossigeno supplementare che con il trasferimento a un’altitudine inferiore. Per i problemi respiratori, il medico può prescrivere farmaci che aiutano a migliorare la funzione polmonare. Anche i problemi legati al cuore e al sangue saranno trattati per migliorare i sistemi vitali che trasportano l’ossigeno in tutto il corpo.

Lettura della SpO2 con un pulsossimetro da dito

I pulsossimetri sono disponibili presso le farmacie e possono essere utilizzati a casa, oppure il medico può prescriverne uno per l’automonitoraggio. Usarli è semplice: innanzitutto, selezionare una posizione pulita e sana. Quindi, posizionare la clip sul dito e premere il pulsante per iniziare il test. Una luce rossa dovrebbe essere visibile dall’interno del dispositivo. Al termine del test, registrare i valori di polso e SpO2 sul display. Se il test segnala un errore, assicurarsi che il paziente sia fermo e in un ambiente tranquillo, quindi ripetere la procedura.

SpO2 del polpastrello rispetto al valore SaO2 del sangue

Un valore simile alla SpO2 è riportato nei risultati di laboratorio come SaO2. Questa misurazione della saturazione dell’ossigeno viene effettuata con un esame del sangue di laboratorio chiamato emogasanalisi arteriosa. In condizioni normali, compreso un polpastrello sano per la misurazione della SpO2, i due valori dovrebbero essere comparabili. I risultati di laboratorio dell’emogasanalisi arteriosa spesso includono altre informazioni sull’ossigeno e l’anidride carbonica nel sangue, che possono essere più utili per la diagnosi e il trattamento.