La perdita del gusto e dell’olfatto è normale con l’invecchiamento?
Una certa perdita del gusto e dell’olfatto è naturale con l’invecchiamento, soprattutto dopo i 60 anni. Ma altri fattori possono contribuire alla perdita del gusto e dell’olfatto, tra cui:
- Problemi nasali e sinusali, come allergie, sinusiti o polipi nasali
- Infezioni virali, tra cui il comune raffreddore e l’influenza
- Malattia da coronavirus 2019 (COVID-19)
- Alcuni farmaci, tra cui i betabloccanti e gli inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE)
- Problemi dentali
- Fumo di sigaretta
- Trauma cranico o facciale
- Malattie che colpiscono il sistema nervoso centrale, come il morbo di Alzheimer e il morbo di Parkinson
La perdita del gusto e dell’olfatto può avere un impatto significativo sulla qualità della vita. Spesso comporta una diminuzione dell’appetito e una cattiva alimentazione. A volte può contribuire alla depressione. La perdita del gusto e dell’olfatto può anche indurre a usare sale o zucchero in eccesso sui cibi per esaltarne il sapore. Questo potrebbe essere un problema se si soffre di pressione alta o di diabete.
Se si avverte la perdita del gusto e dell’olfatto, è bene rivolgersi al proprio medico di fiducia. Alcune cause di alterazione del gusto e dell’olfatto sono curabili. Per esempio, il medico potrebbe modificare i farmaci se questi contribuiscono al problema. Anche molte patologie nasali e sinusali e problemi dentali possono essere trattati. Se si fuma, smettere di fumare può aiutare a ripristinare l’olfatto.
La maggior parte delle persone che soffrono di perdita del gusto e dell’olfatto associata alla malattia COVID-19 riferisce di aver riscontrato un miglioramento dei sintomi nel giro di poche settimane. Tuttavia, per alcuni la perdita del gusto e dell’olfatto può protrarsi per mesi.
Se i sintomi non migliorano dopo aver trattato la causa della perdita del gusto e dell’olfatto, il medico può consigliare una terapia di addestramento all’olfatto. Questa terapia consiste nell’annusare quattro diversi profumi per circa 10-20 secondi due volte al giorno per almeno tre mesi. L’operatore sanitario può anche consigliare strategie per aiutare il paziente ad affrontare la perdita del gusto e dell’olfatto.
Se necessario, il medico potrebbe consigliare di consultare un allergologo, un otorinolaringoiatra, un neurologo o un altro specialista.