La scapola e i suoi muscoli

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La scapola e i suoi muscoli

La scapola è spesso paragonata alle ali o alle pinne, e per una buona ragione. Le ossa piatte e triangolari hanno lo scopo principale di collegare il torace alla parte superiore delle braccia. Ogni osso è protetto da una rete di quasi 20 muscoli e dai corrispondenti legamenti e tendini, che mantengono in posizione le articolazioni necessarie per sostenere una miriade di attività della parte superiore del corpo. Ad esempio, la scapola consente ai giocatori di baseball di eseguire lanci veloci e colpi potenti.

Struttura della scapola

A causa della sua forma, la scapola ha tre bordi: superiore, medio e laterale. Il bordo superiore è quello adiacente alla clavicola. Il bordo mediale è vicino alle vertebre e il bordo laterale è il bordo diagonale opposto al bordo mediale. L’angolo laterale è una giunzione che collega i bordi superiore e laterale, mentre l’angolo inferiore è curvo e collega i lati mediale e laterale.

Processi coracoidei e acromionici

Il processo coracoideo è un’escrescenza al di sopra dell’angolo laterale del bordo superiore della scapola. Il suo nome deriva dalla parola greca korax o corvo, perché alcuni pensano che assomigli al becco di un corvo. È il punto di connessione di diversi muscoli e legamenti legati all’omero e alla clavicola. Il suo partner, il processo acromionico, è un osso oblungo che sporge al di sopra dell’articolazione della spalla e pende sulla fossa glenoidea e sull’articolazione gleno-omerale.

Articolazione gleno-omerale

L’articolazione gleno-omerale è un’articolazione a sfera che collega la testa dell’omero alla fossa glenoidea, una cavità poco profonda sull’angolo della scapola. Comunemente nota come articolazione della spalla, l’articolazione gleno-omerale consente un’ampia mobilità, tra cui la rotazione interna ed esterna e la capacità di flettersi ed estendersi fino a 180 gradi. Il liquido sinoviale aiuta a ridurre l’attrito tra le ossa.

Muscolo pettorale minore

Il pettorale minore è un muscolo triangolare che origina dalla terza alla quinta costola. È collegato al processo coracoideo e contribuisce alla respirazione. Il pettorale minore è responsabile di aiutare la scapola a compiere una serie di movimenti, tra cui la rotazione verso il basso e l’abduzione, grazie alla sua collaborazione con il serratus anterior. Il muscolo riceve il sangue dall’arteria toracoacromiale, che si dirama in un’arteria più grande nella parte superiore del torace.

Muscolo serrato anteriore

Il muscolo serrato anteriore ha una forma a ventaglio e si collega dalla prima alla decima costola. Ha il compito di tirare la scapola in avanti e in alto e di legarla alla parete toracica. Una parte di esso scorre in profondità sotto i pettorali e, nei soggetti muscolosi, è solitamente visibile.

Muscolo trapezio

Il trapezio prende il nome dalla sua somiglianza con la forma del trapezio: è largo e triangolare. Questo muscolo lungo e sottile, situato tra il collo e la spalla, si collega ai processi spinosi da C7 a T12. Sostiene la colonna vertebrale e contribuisce alla postura. Questo muscolo stabilizza e ruota la scapola; la parte superiore solleva l’osso, mentre le sezioni centrale e inferiore si ritraggono e si deprimono.

Deltoide e Latissimus Dorsi

Il deltoide copre l’angolo arrotondato della spalla. Ha origine dal terzo laterale della clavicola e della spina dorsale della scapola, in particolare dal processo acromionico e dallo spigolo della scapola. Si muove tirando l’omero verso l’acromion e ha il compito di aiutare il braccio a estendersi all’indietro, ad esempio quando gli atleti lanciano ed eseguono tiri sottomano. Il latissimus dorsi ha alcune fibre che provengono dalla scapola, ma ha origine dalla vertebra T7, che è anche la punta del muscolo trapezio, e termina nella regione sacrale alla base della colonna vertebrale. Il muscolo deprime la scapola, in particolare quando sostiene l’intero corpo durante le trazioni.

Romboidi maggiori e minori

Nella parte superiore del tronco della schiena, sotto il trapezio, tra ciascuna scapola e la colonna vertebrale, si trovano i muscoli romboidi. Il romboide minore è un muscolo spesso e triangolare collegato ai processi spinosi cervicali e toracici a livello di C7 e T1. Il romboide maggiore è un muscolo più largo, sottile e piatto che si trova al di sotto del romboide minore e si attacca alle vertebre da T2 a T5. Con l’aiuto di questi muscoli, si possono unire le scapole o ruotarle verso il basso.

Cuffia dei rotatori

La cuffia dei rotatori è un gruppo di quattro muscoli, insieme ai corrispondenti tendini e legamenti, che tengono l’omero attaccato alla scapola. Questo gruppo origina dalla scapola e contribuisce a stabilizzare la spalla. Il muscolo sopraspinato proviene dalla parte superiore della scapola ed è responsabile dell’abduzione del braccio, ovvero della capacità di sollevare il braccio dal fianco alla posizione T. Il muscolo infraspinato aiuta a mantenere la posizione del braccio. Il muscolo infraspinato contribuisce alla rotazione esterna dell’omero, mentre il muscolo teres minor impedisce alla testa dell’omero di scivolare verso l’alto durante il movimento inverso. Il muscolo sottoscapolare impedisce lo spostamento della testa dell’omero.

Levatore della scapola

Il levatore della scapola è uno dei rotatori verso il basso della scapola. Ha origine dai processi spinosi da C1 a C4 e si attacca al centro del bordo superiore della scapola. Il levoscapola aiuta a inclinare la scapola quando la mano sollevata si abbassa. Questo muscolo ha un ruolo importante nell’elevazione e nell’abduzione del braccio.