Quanto è contagioso l’herpes zoster?

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Quanto è contagioso l’herpes zoster?

L’herpes zoster è una condizione che interessa il sistema nervoso, causata dal virus varicella-zoster, lo stesso responsabile della varicella. Chiunque abbia avuto la varicella è a rischio di sviluppare l’herpes zoster in futuro, poiché si tratta di una riattivazione del medesimo virus. L’herpes zoster presenta una certa contagiosità e chi sta vivendo un’infezione attiva dovrebbe adottare misure precauzionali per limitare la diffusione del virus.

Trasmissione da herpes zoster a herpes zoster

Una persona che non ha mai avuto la varicella può contrarre il virus da un individuo con herpes zoster. Quando il virus è attivo, provoca vesciche dolorose della pelle che contengono il virus vivo. Tuttavia, la trasmissione diretta da herpes zoster a un altro caso di herpes zoster – cioè il contagio tra due persone che hanno già avuto la varicella – non è possibile. Chi ha l’herpes zoster attivo può invece trasmettere il virus a una persona che non ha mai avuto la varicella, inducento in quest’ultima la comparsa della varicella stessa, non dell’herpes zoster.

Periodo di trasmissione dell’herpes zoster

Durante l’herpes zoster, l’infezione attiva può persistere a lungo, ma il periodo di contagiosità non copre l’intera durata della malattia. Nelle fasi iniziali, una persona infetta avvertirà dolore, ma non sarà ancora comparsa alcuna vescica, quindi non sarà contagiosa. In modo analogo, quando la malattia è in fase di guarigione e le vesciche si ricoprono di croste, non si è più contagiosi.

Evitare la trasmissione

Durante la fase di formazione delle vescicole, chi soffre di herpes zoster deve prendere precauzioni per non trasmettere il virus agli altri. Si consiglia di non condividere asciugamani, di coprire le vesciche e di evitare sport di contatto e nuoto. Potrebbe inoltre essere utile assentarsi dal lavoro o lavorare da casa durante questa fase.

Altri metodi di prevenzione

I vaccini possono contribuire a prevenire l’herpes zoster. Si raccomanda la vaccinazione negli adulti sani a partire dai 60 anni. Alcuni studi suggeriscono che contrarre la varicella in giovane età può favorire l’immunità laterale. Sebbene il vaccino contro l’herpes zoster non offra protezione assoluta, diminuisce significativamente il rischio di infezione. È possibile ricevere il vaccino indipendentemente dall’aver già avuto la varicella.

Altre forme di herpes zoster

L’herpes zoster può manifestarsi anche in altre parti del corpo oltre alla pelle. L’herpes zoster oftalmico si verifica quando il virus colpisce il nervo trigemino, responsabile dei movimenti e delle sensazioni facciali. Questa forma richiede un trattamento immediato. I sintomi includono dolore intorno all’occhio, visione offuscata e arrossamento.

Chi è a rischio?

L’herpes zoster può potenzialmente colpire chiunque, ma alcune persone sono maggiormente a rischio. Le persone anziane hanno più probabilità di contrarre la malattia. Una volta contratta, il virus può persistere nel corpo per tutta la vita. Le persone con sistema immunitario compromesso, così come le donne in gravidanza, i neonati e gli anziani, sono particolarmente vulnerabili.

Altre misure di prevenzione

Una buona igiene, come il lavaggio delle mani e la pulizia accurata degli spazi domestici, può aiutare a prevenire la diffusione dell’herpes zoster. Anche se meno contagioso della varicella, le persone che manifestano sintomi dovrebbero evitare il contatto con donne incinte, individui immunocompromessi, pazienti che hanno subito trapianti o che assumono immunosoppressori, bambini piccoli e anziani.

Stress e herpes zoster

Solitamente l’herpes zoster si manifesta quando il sistema immunitario è indebolito, a causa di una malattia o altri fattori come stress e disagio emotivo. Mantenere un buon equilibrio psicofisico è quindi essenziale per la salute generale.

Sintomi e periodo di incubazione

L’herpes zoster si manifesta inizialmente con dolore in un’area, che evolve in un’eruzione cutanea. La persona può avvertire bruciore, prurito o dolore acuto, insieme a sintomi influenzali quali mal di testa, lieve febbre e affaticamento. Un medico può confermare la diagnosi attraverso un esame approfondito. Il periodo di incubazione, ossia il tempo tra esposizione e comparsa dei sintomi, è generalmente di circa due settimane, rendendo difficile rintracciare l’origine.

Gestione del dolore durante la fase infettiva

Le eruzioni cutanee dolorose e le vesciche possono causare notevole disagio. Per attenuare il dolore e la gravità del virus, si possono utilizzare analgesici e farmaci antivirali. Il dolore può persistere anche dopo che l’eruzione e le vesciche si sono risolte.