Polipi cervicali

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Che cos’è?

La cervice è un canale tubolare che collega l’utero alla vagina. I polipi cervicali sono protrusioni che si formano prevalentemente sulla cervice nel punto in cui si apre nella vagina. Queste escrescenze possono essere di colore rosso ciliegia, rosso-viola o bianco-grigiastro. Le loro dimensioni possono variare e spesso ricordano piccoli bulbi su steli sottili. Fortunatamente, i polipi cervicali di solito non sono cancerosi (benigni) e possono comparire singolarmente o in gruppi. La maggior parte dei polipi è di piccole dimensioni, con lunghezze che vanno da 1 a 2 centimetri. Poiché alcuni rari tumori possono avere un aspetto simile a quello dei polipi, è fondamentale rimuoverli tutti ed esaminarli per verificare la presenza di cellule cancerose.

Polipi cervicali 1

Le cause dell’insorgenza dei polipi cervicali non sono completamente comprese, anche se esiste un’associazione tra questi e l’infiammazione della cervice. Possono anche essere legati a una risposta anomala all’ormone estrogeno.

I polipi cervicali sono piuttosto comuni, specialmente tra le donne sopra i 20 anni che hanno avuto almeno un figlio. Sono invece rari nelle adolescenti prima del menarca. Esistono due tipi principali di polipi cervicali:

  • Polipi ectocervicali: si sviluppano dalle cellule dello strato esterno della cervice e sono più frequenti nelle donne in postmenopausa.
  • Polipi endocervicali: si formano dalle ghiandole all’interno del canale cervicale. La maggior parte dei polipi cervicali rientra in questa categoria e sono più comuni nelle donne in premenopausa.

I sintomi

Spesso i polipi cervicali sono asintomatici. Tuttavia, è possibile che si manifestino:

  • Perdite vaginali, eventualmente maleodoranti se associate a un’infezione
  • Sanguinamento tra i cicli mestruali
  • Mestruazioni più abbondanti
  • Sanguinamento post-coito

Diagnosi

Di solito, non si è in grado di percepire o vedere un polipo cervicale autonomamente. La loro presenza viene spesso rilevata durante esami pelvici di routine, valutazioni per irregolarità del sanguinamento o a seguito di un Pap test.

Durata prevista

Occasionalmente, un polipo può staccarsi spontaneamente durante rapporti sessuali o periodo mestruale. Tuttavia, la maggior parte dei polipi necessita di rimozione per trattare eventuali sintomi e valutare il tessuto alla ricerca di cellule cancerogene, che sono comunque rare.

Prevenzione

Effettuare Pap test annuali e visite pelviche regolari consente di identificare tempestivamente i polipi cervicali.

Trattamento

Salvo certezza della natura benigna, il medico provvederà alla rimozione del polipo. Solitamente, la procedura può essere eseguita presso lo studio medico. Si utilizza uno strumento specifico, la pinza per polipi, per afferrare la base del gambo e rimuoverlo tramite una delicata torsione. L’emorragia risultante è generalmente limitata e breve. Qualora si avvertano fastidi o crampi durante o dopo la procedura, possono essere d’aiuto farmaci antidolorifici leggeri come acetaminofene (Tylenol e altri) o ibuprofene (Advil, Motrin e altri).

I polipi rimossi vengono inviati a un laboratorio per l’analisi. Se è presente un’infezione, potrebbero essere necessari antibiotici. In caso di rilevamento di cancro, il trattamento seguirà il tipo e l’estensione della malattia.

I polipi di grandi dimensioni o con gambi estesi richiedono la rimozione in sala operatoria, con anestesia locale, regionale o generale. Non è necessario il ricovero notturno. È possibile che nuovi polipi crescano in futuro in diverse aree della cervice, anche se in genere non nel punto originario. Regolari esami pelvici permettono di identificare e trattare i polipi prima che provochino sintomi.

Quando rivolgersi a un professionista

In caso di perdite vaginali, sanguinamenti post-coito o tra cicli mestruali, è fondamentale prenotare un esame pelvico con il medico tempestivamente.

Prognosi

Le prospettive per chi è affetto da polipi cervicali sono molto positive. La grande maggioranza non è di natura cancerosa e, una volta rimossi, i polipi tendono a non ripetersi.