Disturbo disforico premestruale: Diverso dalla sindrome premestruale?

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Qual è la differenza tra il disturbo disforico premestruale (PMDD) e la sindrome premestruale (PMS)? Come viene trattato il PMDD?

Il disturbo disforico premestruale (PMDD) rappresenta una forma grave e talvolta debilitante della sindrome premestruale (PMS). Sebbene entrambe le condizioni, PMS e PMDD, presentino sintomi sia fisici che emotivi, è nel PMDD che si verificano cambiamenti di umore estremi, capaci di compromettere seriamente la vita quotidiana e le relazioni interpersonali.

In entrambi i casi, i sintomi tendono a manifestarsi da sette a dieci giorni prima dell’inizio delle mestruazioni e continuano durante i primi giorni del ciclo mestruale.

Sia il PMDD che la sindrome premestruale possono causare sintomi come gonfiore, tensione al seno, affaticamento, variazioni nelle abitudini del sonno e alimentari. Tuttavia, nel PMDD emergono in modo rilevante alcuni sintomi emotivi e comportamentali tra cui:

  • Tristezza o disperazione
  • Ansia o tensione
  • Malumore estremo
  • Irritabilità marcata o rabbia

Le cause del PMDD non sono del tutto chiare. Sia la depressione che l’ansia sono comuni nel PMS e nel PMDD; pertanto, è probabile che i cambiamenti ormonali associati al ciclo mestruale possano amplificare i sintomi dei disturbi affettivi.

Il trattamento del PMDD mira a prevenire o ridurre al minimo i sintomi e può includere:

  • Antidepressivi. Gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), come la fluoxetina (Prozac, Sarafem) e la sertralina (Zoloft), possono attenuare i sintomi emotivi, la stanchezza, la voglia di cibo e i disturbi del sonno. Gli SSRI possono essere assunti per l’intero mese o solo nella fase che intercorre tra l’ovulazione e l’inizio del ciclo mestruale per alleviare i sintomi del PMDD.
  • Pillole anticoncezionali. L’uso continuativo di pillole anticoncezionali, senza pause o con intervalli più brevi, può ridurre i sintomi della sindrome premestruale e del PMDD.
  • Integratori alimentari. L’assunzione di 1.200 milligrammi di calcio al giorno può aiutare a ridurre i sintomi della sindrome premestruale e del PMDD. Anche la vitamina B-6, il magnesio e il L-triptofano possono essere di supporto. È sempre consigliabile consultare il proprio medico prima di iniziare qualsiasi integrazione.
  • Rimedi erboristici. Alcune ricerche suggeriscono che l’uso dell’agnocasto (Vitex agnus-castus) possa alleviare l’irritabilità, gli sbalzi d’umore, la tensione mammaria, il gonfiore, i crampi e la voglia di cibo associati alla sindrome premestruale. Tuttavia, sono necessarie ulteriori indagini. Gli integratori erboristici non sono regolamentati dalla Food and Drug Administration statunitense, quindi è consigliabile discuterne con il proprio medico prima di iniziare un trattamento.
  • Cambiamenti nella dieta e nello stile di vita. L’attività fisica regolare può ridurre i sintomi premestruali. Ridurre il consumo di caffeina, evitare l’alcol e smettere di fumare possono contribuire ad alleviare i sintomi. Anche assicurarsi un sonno adeguato e praticare tecniche di rilassamento come la mindfulness, la meditazione e lo yoga possono essere beneficiali. Se possibile, è consigliabile evitare situazioni stressanti ed emotivamente impegnative, come discussioni finanziarie o problemi relazionali.

Se si manifestano sintomi del PMDD, è fondamentale confrontarsi con il proprio medico per diagnosi e opzioni terapeutiche appropriate.