Dall’IBS agli assassini: la pratica dell’ipnosi

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Dall’IBS agli assassini: la pratica dell’ipnosi

Se siete mai stati a una fiera di stato o a uno spettacolo di magia, potreste aver visto un ipnotista in azione. L’artista teatrale invita un volontario sul palco e lo mette in stato di torpore. Le cose che fanno le persone ipnotizzate sembrano stravaganti e incredibili, ma l’ipnosi è più di un trucco da palcoscenico. Psicoanalisti, medici e neurologi hanno usato a lungo questa pratica per scavare nella mente umana e oggi gli esperti stanno esplorando il suo potenziale curativo nel mondo della medicina.

Che cos’è l’ipnosi?

L’ipnosi si riferisce sia a uno stato di trance e di alterazione della coscienza sia al metodo utilizzato per raggiungere questo stato. Una persona che si sottopone all’ipnosi ed entra in trance viene “ipnotizzata”, il che riduce la sua capacità di controllare le facoltà mentali e fisiche e la rende più incline alla suggestione.

Storia dell’ipnosi

L’ipnosi fa parte della società da migliaia di anni. Veniva utilizzata da antichi rituali religiosi e tribali e dai medici. L’ipnosi moderna ha avuto origine con un medico tedesco di nome Franz Mesmer, che credeva che una forza soprannaturale o magica fluisse tra il paziente e l’ipnotizzatore. Il termine stesso fu presentato per la prima volta dal chirurgo scozzese James Braid, che riteneva che l’ipnosi fosse uno stato simile al sonno. Il neurologo Sigmund Freud utilizzò l’ipnosi per attingere ai ricordi repressi dei suoi clienti e come forma di terapia. Questo suscitò l’interesse del pubblico per l’argomento, anche se Freud abbandonò in seguito la pratica. L’interesse si è riacceso alla fine del XX secolo; l’ipnosi è diventata una caratteristica sia della medicina che dell’intrattenimento.

Tipi di ipnosi

Alcuni dei tipi di ipnosi includono

  • Autoipnosi. Un individuo che si auto-ipnotizza induce una trance da solo con metodi come l’autosuggestione.
  • L’ipnoterapia può aiutare psicologi e medici a modificare il comportamento di un paziente, a risolvere problemi fisici o a curare malattie mentali.
  • Ipnosi musicale. Quest’area dell’ipnosi è meno esplorata rispetto ad altri aspetti della terapia. Franz Mesmer l’ha studiata inizialmente, ma ci sono poche ricerche sulla capacità della musica di indurre una trance.

Altre forme includono l’analgesia ipnotica e la programmazione neurolinguistica.

Ipnosi e dolore cronico

Diverse ricerche indicano l’ipnosi come un fattore significativo nella riduzione del dolore cronico. Una raccolta di studi ha rilevato una differenza significativa nei risultati dei pazienti che hanno ricevuto l’ipnoterapia rispetto a quelli che sono stati sottoposti ad altre forme di trattamento, come la terapia fisica. Molti degli studi che esplorano l’uso dell’ipnosi nella gestione del dolore sono tuttavia di piccole dimensioni e l’argomento richiede ulteriori ricerche.

Ipnosi e fumo

L’ipnosi, insieme ad altre forme di trattamento come i cerotti alla nicotina, ha contribuito a produrre risultati positivi in alcune persone che fumano. Le ricerche mostrano che la maggior parte dei risultati è evidente da sei a dodici mesi dopo l’inizio della terapia. Alcuni studi, tuttavia, non mostrano alcuna differenza tra le persone ipnotizzate e quelle che non hanno ricevuto alcun trattamento. Molti di questi progetti di ricerca non sottopongono i partecipanti a test chimici alla fine dello studio, per cui la determinazione del fatto che abbiano o meno smesso di fumare può essere determinata solo dalle loro stesse affermazioni.

Ipnosi e sindrome dell’intestino irritabile

Alcuni medici raccomandano l’ipnosi per alleviare i sintomi della sindrome dell’intestino irritabile (IBS) e migliorare la qualità della vita. Può contribuire ad alleviare il disagio gastrointestinale e ad alleviare i sintomi psicologici come la depressione e l’ansia. Resta da vedere se l’ipnosi possa essere un trattamento a sé stante o se sia più efficace in combinazione con la medicina tradizionale.

L’ipnosi aiuta il sonnambulismo?

Gli studi che ricercano gli effetti dell’ipnosi sulle parasonnie prendono in considerazione soprattutto i fenomeni del sonno che non hanno radici nel trauma. In questi casi, l’ipnosi ha un certo successo nel migliorare la qualità del sonno e nel diminuire la frequenza di parasonnie come il sonnambulismo e i terrori notturni. Nel complesso, gli studi dimostrano che l’ipnosi è moderatamente efficace nel migliorare il sonnambulismo.

Quanto è efficace e sicura l’ipnosi?

L’efficacia dell’ipnosi rimane dipendente e flessibile. La suscettibilità del cliente varia e ciò che funziona con alcuni è inefficace per altri. L’ipnosi sembra funzionare più efficacemente su alcuni disturbi e malattie – come la sindrome dell’intestino irritabile – rispetto ad altri, ma anche questi risultati variano da persona a persona. L’ipnosi è generalmente sicura e non comporta alcun pericolo per la persona ipnotizzata, purché il trattamento venga eseguito da un professionista di fiducia.

Ipnosi nell’esercito

Documenti militari declassificati e ricerche condotte dalla CIA mostrano che il governo ha esplorato l’ipnosi come metodo per addestrare i prigionieri di guerra come assassini e per interrogare individui sospettati di coinvolgimento criminale. Quando si addestrano gli assassini, si pone il problema di come condurre il rinforzo post-ipnotico dopo il rilascio del paziente; gli interrogatori mentre il soggetto è ipnotizzato devono ancora superare qualsiasi barriera subconscia. Per queste e altre ragioni, il governo non ha ancora utilizzato efficacemente l’ipnosi come strategia militare.

Ipnosi e testimonianza oculare

Il concetto di testimonianza ricevuta tramite ipnosi è un dilemma per i tribunali. Alcune ricerche dimostrano la distorsione dei ricordi durante l’ipnosi, ma è stato anche dimostrato che questa pratica è in grado di rinfrescare la memoria dei testimoni oculari in casi cruciali. Quando i team legali utilizzano la testimonianza di un soggetto ipnotizzato, devono corroborare tutte le informazioni a causa dell’inaffidabilità dei ricordi.