10 sintomi della malattia del fegato grasso

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10 sintomi della malattia del fegato grasso

Tra il 10 e il 20% dei forti bevitori cronici presenta una malattia del fegato grasso di origine alcolica clinicamente accertata. Gli esperti ritengono che la malattia del fegato grasso non alcolica (NAFLD) sia più comune perché questo disturbo è spesso reversibile con alcuni cambiamenti nello stile di vita. I segni e i sintomi della malattia sono facilmente ignorati o attribuiti a qualcos’altro una volta che si manifestano. Anche a causa della difficoltà di diagnosticare la malattia del fegato grasso, i ricercatori non sono ancora sicuri di quali siano le cause.

Ipertrigliceridemia

I trigliceridi elevati sono uno dei segni più comuni della malattia del fegato grasso. Normalmente, questi lipidi vengono immagazzinati nelle cellule adipose e utilizzati a scopo energetico. Quando i grassi nel sangue sono troppi, non vengono metabolizzati correttamente; l’organismo immagazzina l’eccesso nel fegato, il che porta alla malattia del fegato grasso. I trigliceridi plasmatici superiori a 200 mg/dL rientrano nella fascia alta, mentre un valore superiore a 500 mg/dL è molto elevato. Poiché le cause di questa malattia sono ancora sconosciute, alcuni medici ritengono che l’ipertrigliceridemia possa essere un fattore di rischio piuttosto che un sintomo della malattia del fegato grasso.

Splenoepatomegalia

La splenoepatomegalia si verifica quando sia il fegato che la milza sono ingrossati, il che potrebbe indicare una malattia del fegato grasso. Poiché nel fegato viene immagazzinata una quantità crescente di grasso, il peso e le dimensioni crescenti dell’organo lo spingono contro i tessuti circostanti. Sia la milza che il fegato svolgono un ruolo fondamentale nella disintossicazione dell’organismo. Quando non funzionano correttamente, il rischio di infezioni aumenta notevolmente. L’ingrossamento della milza e del fegato può verificarsi insieme o separatamente.

Ascite

La cavità peritoneale contiene un liquido che funge da lubrificante e si trova tra il rivestimento della parete addominale e gli organi interni. L’ascite è l’accumulo di liquido in eccesso in questa cavità, che causa il gonfiore della pancia. L’ascite può essere causata da molte condizioni di salute, ma la più comune è l’alta pressione sanguigna nelle vene che portano il sangue al fegato (una condizione chiamata ipertensione portale), che di solito è dovuta al fegato grasso o ad altre malattie epatiche.

Affaticamento

L’affaticamento è un sintomo precoce comunemente riscontrato in circa la metà dei casi di malattia del fegato grasso. In un quarto di questi casi, è abbastanza grave da influire significativamente sulla qualità della vita dell’individuo. La stanchezza mentale, che rende difficile l’esecuzione di compiti mentali e fisici, è comune e può essere correlata alla depressione e all’ansia che si sviluppano anche con il fegato grasso. Le ricerche suggeriscono che anche la capacità del fegato di comunicare con il cervello potrebbe contribuire a questo sintomo. Un’area cerebrale interessata è quella dei gangli della base, che si occupa del controllo motorio volontario e delle emozioni

Ittero

La bilirubina è un sottoprodotto della degradazione dei globuli rossi vecchi da parte dell’organismo. È costituita in parte dalla bile e passa attraverso l’intestino tenue come bilirubina diretta. Quando il fegato funziona male, non viene espulsa correttamente e si accumula nel sangue, provocando l’ingiallimento della pelle e degli occhi e la comparsa di urine scure. Questo è un sintomo evidente della malattia del fegato grasso, ma altri sintomi di problemi epatici potrebbero indurre il medico a ordinare un test della bilirubina anche prima che si manifestino

Dolore

Le persone affette da fegato grasso spesso descrivono il loro dolore come vago. In alcuni casi, il dolore è un sintomo secondario. La steatoepatite non alcolica o NASH è una forma di malattia del fegato grassa non alcolica che può causare cirrosi (cicatrizzazione del fegato), provocando una sensazione di tenerezza nel corpo che, stranamente, può essere scambiata per dolore alla spalla. Un’altra causa di dolore è l’ascite, che può esercitare una pressione sui tessuti e sugli organi circostanti.

Indigestione

La malattia del fegato grasso provoca indigestione, che può essere aggravata dal blocco dei succhi gastrici. La funzione del fegato è quella di eliminare le tossine dal corpo. Poiché la malattia del fegato grasso ne compromette la capacità, le scorie si accumulano, provocando GERD, nausea e vomito inspiegabile. Chi accusa sintomi di indigestione e non li associa a una malattia del fegato può assumere farmaci da banco per trovare sollievo. Le ricerche dimostrano che il tentativo di alleviare l’acidità di stomaco può portare a una crescita eccessiva dei batteri intestinali, causando infiammazioni, ulteriori sintomi digestivi e ulteriori danni al fegato

Palme rosse

L’estradiolo è una forma di estrogeno prodotta dagli organi sessuali e dalle ghiandole surrenali. Viene metabolizzato nel fegato e, in caso di malfunzionamento, i livelli di estradiolo diventano anormali. Questo innalzamento può evolvere in eritema palmare, una condizione che provoca l’arrossamento dei palmi delle mani.

Iperinsulinemia

I livelli di zucchero nel sangue aumentano dopo aver mangiato, spingendo il pancreas a rilasciare insulina nel sangue. Le cellule scelgono se utilizzare gli zuccheri come carburante o se immagazzinarli come grasso. L’insulino-resistenza significa che le cellule non rispondono all’insulina, il che innesca il rilascio di una maggiore quantità di insulina e provoca l’iperinsulinemia. Questa condizione è un segno di disfunzione epatica e contribuisce alla stanchezza e alla nebbia cerebrale talvolta associate alla malattia del fegato grasso.

Disfunzione cerebrale

L’abuso di alcol a lungo termine è la causa più probabile dell’encefalopatia epatica, un disturbo cerebrale. Nella malattia alcolica del fegato grasso, ad esempio, la compromissione del fegato significa che l’organo non è in grado di neutralizzare sottoprodotti tossici come l’ammoniaca. Questi si accumulano nel flusso sanguigno e raggiungono il cervello, causando sintomi come dimenticanza, sbalzi d’umore e difficoltà nei piccoli movimenti delle mani. Questa condizione ha il 70% di probabilità di svilupparsi nei casi di cirrosi epatica grave, sebbene si verifichi anche nei soggetti con fegato grasso.