Immunoterapia Specifica (Vaccino Antiallergico)

Di cosa si tratta?

L’immunoterapia con allergeni è un trattamento che può aiutare a prevenire o ridurre al minimo le reazioni allergiche. E’ personalizzata per ogni paziente: le iniezioni sono utili solo quando sono stati identificati i fattori scatenanti delle allergie. Le iniezioni di allergene vengono effettuate a cadenza regolare, per un periodo di diversi anni.

Per cosa si usa

I sintomi allergici più comuni sono starnuti, naso che cola, prurito agli occhi o attacchi d’asma. I sintomi dell’allergia sono causati dalla reazione dell’organismo a una sostanza (allergene) inalata, toccata o mangiata. Gli allergeni non causano sintomi in una persona non allergica, ma in una persona allergica sensibilizzata a quell’antigene, una reazione immunitaria contro l’allergene provoca i sintomi

Nelle reazioni allergiche, l’organismo risponde all’allergene nello stesso modo in cui reagirebbe per combattere l’infezione di un parassita. Il sistema immunitario riconosce la sostanza come estranea e attiva un esercito di anticorpi per eliminare l’invasore. Gli anticorpi si legano all’allergene e attivano le cellule del sistema immunitario per rilasciare sostanze chimiche, come l’istamina. Questo rilascio di istamina è la causa della maggior parte dei sintomi dell’allergia.

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L’ImmunoTerapia Specifica (ITS), nota nel linguaggio comune come vaccino antiallergico, fa sì che l’organismo smetta di generare sintomi dopo l’esposizione a determinati allergeni. Ad ogni iniezione vengono iniettate sotto la pelle piccole quantità della sostanza incriminata. Le iniezioni stimolano il sistema immunitario solo un po’ ogni volta. Gradualmente, nel corso di settimane e mesi, la quantità di allergene viene aumentata

Questa esposizione costante e a basso livello stimola un diverso tipo di reazione immunitaria contro l’allergene. Questo nuovo modello di reazione immunitaria sostituisce ed è meno fastidioso di una risposta allergica tradizionale

L’Immunoterapia Specifica può essere una buona soluzione a lungo termine quando funziona bene. Per le persone che rispondono al trattamento, il “vaccino antiallergico” può rendere i sintomi dell’allergia meno gravi e far sì che si verifichino meno spesso

Molte persone traggono beneficio dall’Immunoterapia Specifica per molti anni dopo aver seguito un ciclo completo di iniezioni. Un ciclo tipico è di almeno tre anni. Possono essere necessari da sei mesi a un anno perché i sintomi inizino a diminuire. Per alcune persone, l’effetto può essere scarso o nullo anche dopo un anno di trattamento: in questo caso, non vale la pena di continuare il trattamento

L’Immunoterapia Specifica è consigliata alle persone con sintomi allergici gravi che non rispondono ai farmaci abituali. È utile per le persone che hanno effetti collaterali significativi dai classici antistaminici. Possono essere utili anche per le persone che vedono la loro vita sconvolta dalle allergie o per le persone per le quali le allergie potrebbero diventare pericolose per la vita, come le persone che sviluppano attacchi d’asma o una grave reazione allergica chiamata anafilassi. L’Immunoterapia Specifica può essere utilizzata anche per ridurre la gravità delle reazioni alle punture di insetti.

Non tutte le allergie possono essere trattate con questi “vaccini antiallergici”. Le allergie alimentari non sono trattate con questo tipo di terapia. Il rischio di una reazione di anafilassi è troppo elevato. Tuttavia, alcuni bambini con allergie alimentari sono stati trattati con successo con un trattamento simile alle iniezioni di allergene: l’Immunoterapia Orale. L’Immunoterapia Orale viene somministrata per bocca, non come iniezione. Viene utilizzata più frequentemente, ma è ancora considerata sperimentale.

Evitare gli alimenti a cui si è allergici è attualmente la strategia migliore per prevenire le reazioni alle allergie alimentari

Preparazione

Prima di poter effettuare l’immunoterapia, è necessario sottoporsi a test per determinare quali sono gli allergeni che causano le reazioni allergiche. Questi test possono includere test cutanei o patch test o un esame del sangue chiamato radioallergosorbent test (RAST test). I test sono una guida utile, ma non sono sempre accurati, per cui si può avere un test positivo senza sintomi di allergia o un test negativo e avere comunque sintomi di allergia.

Come si fa

Una piccola quantità di allergene viene iniettata sotto la pelle, di solito nella parte carnosa della parte superiore del braccio. All’inizio, le iniezioni vengono effettuate in genere una volta alla settimana. In seguito, le dosi di allergene vengono aumentate gradualmente a ogni iniezione

La dose massima, detta di mantenimento, viene raggiunta dopo quattro-sei mesi. La dose di mantenimento viene somministrata una volta alla settimana o una volta ogni due settimane. Dopo alcuni mesi, il programma di iniezioni può essere ridotto a una volta ogni tre o quattro settimane. Un ciclo completo di Immunoterapia Specifica dura in genere dai tre ai cinque anni.

Seguito

Dopo ogni iniezione, vi verrà chiesto di rimanere nell’ambulatorio o nella sala d’attesa per 20 minuti o più, in modo che eventuali reazioni all’iniezione possano essere riconosciute e trattate immediatamente. Le persone che ricevono le iniezioni di allergia dovranno rispettare un programma rigoroso di iniezioni, perché le iniezioni mancate possono ridurre i benefici e ritardare l’efficacia del trattamento.

I rischi

La maggior parte delle persone non ha reazioni negative all’Immunoterapia Specifica. A volte si possono manifestare gonfiore, arrossamento o prurito nella zona dell’iniezione. Queste reazioni lievi vengono generalmente trattate con antistaminici e il medico può decidere di modificare la dose per l’iniezione successiva.

In rare occasioni, si verifica una reazione più grave. In alcune persone sensibili, l’iniezione può causare sintomi di asma, tra cui difficoltà respiratorie, respiro affannoso o tosse. In alternativa, una reazione anafilattica provoca vertigini, nausea, gonfiore della gola che può impedire la respirazione o senso di oppressione al petto. Queste reazioni possono essere trattate in studio, ma occasionalmente possono richiedere un trattamento in ospedale.

Quando rivolgersi a un professionista

Chiamare il medico o l’allergologo se si notano arrossamenti o gonfiori nel punto dell’iniezione o se si avvertono tosse o respiro affannoso dopo un’iniezione recente. In caso di difficoltà a respirare o a parlare, di oppressione toracica o di chiusura della gola, è necessario chiamare il numero di emergenza (118).